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Impossible Foods: l’hamburger 2.0

Succulente manzo tritato finemente, compattato e cotto alla piastra. Bacon affumicato, croccante come un biscotto appena sfornato. Ceddar cheese filante. L’hamburger è il re dello street food che diventa gourmet, il prelibato panino che ha conquistato tutto l’Occidente. Delizioso, succoso, inimitabile. O forse no? Provate a immaginare lo stesso panino, con lo stesso sapore, lo stesso profumo, ma al 100% vegetale. Impossible Foods l’ha fatto.

Impossible Foods: un hamburger per proteggere ambiente e salute

Impossible foods è una startup nata nel 2012 nel cuore dell’innovazione, nella Silicon Valley. Il suo CEO e founder, Patrick Brown, fisico e biologo, ha raccolto 75 milioni di dollari in finanziamenti per iniziare il suo progetto. L’obiettivo? Creare un hamburger completamente vegetale identico a quello tradizionale.

We love meat. We love cheese, and for thousands of years we have relied on animals to make them. Impossible Foods found a better way. We use plant to make the best meats and cheeses you’ll ever eat”.

Perché? Per due semplici ragioni: la carne non è sostenibile né salutare. Le quantità di acqua e di coltivazioni utilizzate per il mantenimento degli allevamenti sono impressionanti, così come le emissione di monossido provocate dagli animali, una delle cause maggiori di inquinamento atmosferico. L’impronta ambientale è troppo grande. Per quanto riguarda la seconda questione poi, Umberto Veronesi ce lo dice da molto tempo e da poco l’Oms l’ha confermato: la carne rossa non fa bene al nostro organismo di per sé, figuriamoci arricchita degli antibiotici usati negli allevamenti intensivi. Dobbiamo proteggere la terra e il nostro corpo.

Impossible Hamburger? Abbiamo già l’acquolina

Dopo tre anni di ricerche e di tentativi (pare che uno dei prototipi sapesse di polenta), alla fine il risultato è arrivato. Ed eccolo lì: identico nella forma, nel colore e soprattutto nel gusto a un classico hamburger. Anche le calorie sono le stesse, mentre la quantità di nutrienti che fornisce è maggiore. Impossible Foods è riuscita a creare carne e formaggio sostenibili, attirando su di sé l’attenzione di colossi giornalistici come il «Wall Street Journal», il «Financial Times», «The Economist» e altri. E tutti coloro i quali ne hanno scritto o parlato dopo aver testato il prodotto sono concordi: non c’è trucco, non c’è inganno, il sapore è incredibile, come la consistenza e l’aspetto. Una rivoluzione. L’intenzione era quella di conquistare i carnivori più convinti, non di proporre un surrogato come soia e seitan, e ce l’hanno fatta.

L’Impossible Hamburger non è ancora disponibile sul mercato, il target è quello di arrivarci entro la fine del 2016. Stanno lottando contro i costi di produzione, ancora troppo alti perché possa essere davvero competitivo.

L’era del food 2.0: quando innovazione e sostenibilità si incontrano

Siamo nell’era del food 2.0, in cui gli sforzi della tecnologia si concentrano anche nel migliorare la nostra alimentazione e i prodotti che troviamo nei supermercati. Impossible Foods è un emblema perfetto di quest’era, che unisce all’innovazione la sostenibilità. Perché è arrivato il momento di evolversi, partendo dai prodotti naturali, facendo tesoro degli insegnamenti della tradizione. Solo così possiamo inventarci un futuro che duri più a lungo, rispettando l’ambiente e noi stessi.

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