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FOOD WASTE: ripartiamo da un’educazione al cibo

“Il cibo è carburante: se fai lo schizzinoso su quello che metti nel serbatoio finirai a secco”. Nessun grande filosofo a cui attribuire la frase, ma semplicemente al film Ratatouille, e fa proprio al caso nostro se pensiamo che ogni anno secondo la FAO, si sprecano 1,3 miliardi di tonnellate di cibo. E se del cibo non ci importa più di tanto, solo in Italia questo spreco si aggira attorno ai 13 miliardi di euro all’anno, più o meno, 25 euro al mese a famiglia. Si buttano soldi e si spreca cibo, ma lamentarsi serve a poco, bisogna passare ai fatti e in Italia, qualcosa si sta muovendo…

Italia e legge anti spreco

La Francia è pioniera europea della legge anti spreco, ma l’Italia ha deciso di fare un grande passo in avanti, approvando lo scorso 17 Marzo la prima legge per affrontare la sfida dell’emergenza alimentare. La deputata PD promotrice di questa legge, Maria Chiara Gadda, spiega che “Rispetto alla legge francese, che si basa sulla penalizzazione, quella italiana punta sugli incentivi e sulla semplificazione burocratica e permette di superare le difficoltà che molti donatori incontrano (…) Punire chi spreca serve a poco, è importante capire che gli alimenti recuperati non sono rifiuti… E questa legge lo dice chiaramente, perché si fonda sul concetto di dono”. Secondo i dati il 57% degli sprechi avvengono a causa dei produttori primari, dei distributori e dei ristoratori ma il 43% avviene quotidianamente a casa nostra. Fondamentale è rieducare tutti al valore del cibo.

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Informazione prima di tutto 

Gadda afferma: “Non a caso la legge interviene sull’argomento dell’educazione. I ministeri coinvolti attueranno programmi culturali e campagne di sensibilizzazione. Si chiede, inoltre, che il servizio radiotelevisivo pubblico ospiti, nei propri palinsesti, uno spazio adeguato per queste tematiche”. Chi di voi si ricorda o almeno ha sentito nominare il maestro Manzi? Ecco se a lui la RAI negli anni 60 aveva affidato il compito di alfabetizzare gli italiani usando la televisione, oggi si vuole riproporre qualcosa di simile. Il mondo del cibo coinvolge non solo la catena alimentare, ma altri elementi fondamentali. Vi siete mai fermati a pensare quanta energia si spreca per portare il cibo sulle nostre tavole? La tecnologia può aiutarci…

FoodCloud

Tech e Food-Sharing 

Esistono molte soluzioni tra cui “Feeding Forward“: un’app sviluppata da un gruppo di studenti dell’università di Berkeley, che dal 2012 ha sfamato più di 600 mila senzatetto nella città di San Francisco. È semplice: mette in comunicazione ristoranti, supermercati e produttori di cibo con associazioni e Onlus per poter dare da mangiare a chi ne ha bisogno. Non solo nella Silicon Valley, anche l’Irlanda nel 2013 ha lanciato “FoodCloud”, un servizio di food–sharing che connette supermercati e varie altre compagnie con associazioni no profit. Il mondo tech può aiutarci attraverso soluzioni innovative, ma è solo con la consapevolezza reale e condivisa che potremmo fare davvero passi avanti…

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