TrendsEd Sheeran, Adele… Perché le star abbandonano twitter?

dotmug7 anni ago10 min

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Stanno diventando tanti: Ed Sheeran, Lindsay Lohan, Emma Stone, Louis CK, Zayn Malik, Adele e anche il nostro Alessandro Gassman. Senza contare quelli che vanno e vengono, che lasciano e poi ritornano. Come mai tante celebrità stanno abbandonando la bacheca di Twitter preferendo altri social network? Twitter sta cambiando pelle, è usato in modi ben diversi da come era stato pensato e vissuto negli anni passati, mettendo in campo insulti e minacce, e questo a molti Vip non piace. Che sia finita l’era dei 140 caratteri?

Ed Sheeran dice basta: troppi commenti negativi

Twitter è ancora abbastanza potente, permette di connettersi con gli influencer e condividere tante informazioni e sensazioni. Ma non convince fanno fino in fondo. Ecco perché le celebrità lasciano la piattaforma alimentando la caduta del social network dell’uccellino. E questa volta è il turno di Ed Sheeran, che pare si sia molto indignato per i numerosi commenti negativi, dopo che prima di lui altri avevano lasciato per lo stesso motivo come Zayn Malik e Adele.

Il cantautore inglese è stato accusato sui social di aver utilizzato una base pre-registrata durante il suo live al festival di Glastonbury, che però lui ha precisato essere una loop station. Tuttavia i toni e le minacce che si sono riscontrate nei commenti sono state così pesanti da far prendere al cantante la decisione più drastica, si lascia tutto. In un’intervista al Sun, infatti, ha sostenuto: «Ormai su Twitter si trovano solo persone che scrivono cose meschine e anche un solo commento può ferirti e rovinare la tua giornata. Per questo ne sono uscito».

Il problema di Twitter? Non tutti gli hater possono essere filtrati

Il problema però è più profondo della singola star che decide di lasciare la piattaforma a causa dei commenti negativi, e riguarda la sicurezza di ogni utente che si trova di fronte un hater. Twitter sta facendo molto per migliorare l’esperienza dei suoi utilizzatori: si possono cambiare frasi intere nel feed, sono garantiti blocchi sulle notifiche da account che non dispongono di un’immagine profilo o che non sono collegate nel privato a un numero di telefono e indirizzi email verificati.

Tutto questo è senza dubbio utile ma la verità che preoccupa le celebrità, e non solo, è che pare che non tutti gli hater possano essere filtrati. Altri social su questo fronte sono più avanti, come Instagram che sta cercando di attuare proprio questa policy con nuovi filtri in grado di bloccare su richiesta dell’utente i commenti offensivi e lo spam, grazie ai sistemi di intelligenza artificiale e machine learning.

Per questo molte star amano i social di Zuckerberg. Su Facebook ad esempio, gli account verificati possono utilizzare l’app Facebook Mentions per vedere i messaggi degli account che stanno seguendo ma senza essere vittime di commenti. In più Twitter si sta spesso facendo odiare da solo, per esempio lasciando aperto il profilo del Presidente Trump che invece in molti hanno richiesto di eliminare a seguito dei suoi cinguettii troppo marcati.

Se il digitale delude si ritorna al contatto umano

Le star trovano sempre come far sentire la loro voce, come Ed Sheeran, che da oggi parlerà solo attraverso Instagram. Dopo questo episodio l’artista è sempre più convinto: «Preferisco di gran lunga i contatti umani a quelli digitali». Che sia già tempo di un’inversione di tendenza?

Non è comunque il primo a dichiararlo. Qualche anno fa Alicia Keys lanciò il Digital Life Sacrifice con l’obiettivo di fermare quanti più profili possibili delle star su Twitter. Lo scopo però era molto più nobile, si trattava di beneficenza verso l’associazione Keep a Child Alive che necessitava di un milione di dollari. E così, in attesa di raggiungere la cifra, spensero i cinguettii big come Lady Gaga, Usher, Justin Timberlake, Elijah Wood, Serena Williams e molti altri.

La stessa Alicia Keys aveva dichiarato: «È importante sconvolgere gli altri per risvegliarli». Ecco allora il vero ruolo che sta avendo Twitter in questo periodo. Non è più informazione, è un mezzo per far sentire la propria voce in 140 caratteri. Sia in negativo, con insulti e minacce, sia in positivo per beneficenza o anche solo per ricordare alle persone che la vita vera è fuori dai social.

dotmug

"C’è una sola cosa orribile al mondo, un solo peccato imperdonabile: la noia". Oscar Wilde. Dalla redazione di Dotmug non ci annoiamo di certo. Sempre alla ricerca di notizie, condiviamo, twittiamo, instagrammiamo in costante connessione con il mondo digital.

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