VR & ARLa voce è la nuova frontiera dell’innovazione. Torniamo all’essenziale.

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The global speech and voice recognition market is projected to grow from $11.21 billion in 2022 to $49.79 billion by 2029 at a CAGR of 23.7% in forecast period

Fortune Business.

Se dovessimo associare l’importanza della relazione ad un elemento del nostro corpo? Da dove inizia la nostra interazione? Prima della vista e dell’impatto emotivo dei sensi, il nostro scambio prende il via quasi sempre con la voce. Oggi conversiamo con i nostri dispositivi, velocizziamo le richieste a chatbot e assistenti virtuali attraverso il comando vocale. Un ritorno alla centralità dell’umano e delle emozioni sembra partire proprio dalla voce. Basti pensare ai grandi player del mercato e a dove si stanno focalizzando i loro investimenti. Amazon, Google, Apple, da Alexa a Siri le strategie di sviluppo si concentrano sulla revisione dei messaggi e dell’interfaccia, il tutto assoggettato alla centralità vocale. Ma quali sono i motivi reali che spingono a focalizzarsi su questo elemento? A mio avviso ne esistono due: i dati e il voice search. Interessi, emozioni, contesti d’uso, reazioni real-time, una mole infinita di dati che vengono analizzati e interconnessi. L’intelligenza Artificiale e la tecnologia del Machine learning permettono di costruire database evoluti che raccolgono domande e anche stati emotivi.

Emotional Intelligence il focus del predictive marketing

La nuova frontiera delle strategie di marketing è l’Emotional Intelligence. Quando parliamo di emozioni in questo caso ci riferiamo all’abilità di raccogliere e analizzare quesiti, contesti d’uso, ma non solo. Esiste anche una necessità predittiva su cui ci si concentrerà molto nei prossimi anni. Ovvero riuscire a percepire lo stato d’animo della persona che in quel determinato istante effettua una richiesta. E sulla base di quell’emozione fulminea, produrre una serie di suggestioni.

Quindi se vi state chiedendo su cosa sia meglio concentrarci per migliorare le nostre scelte ed evolvere le attività di CRM E Upselling all’interno delle nostre strategie di business, di sicuro direi di puntare su:

  • Emotion recognition: Personalizzare le conversazioni sulla base degli stati emotivi
  • Contextual adv: Costruire relazioni performanti tra il brand e i consumatori
  • Data analysis: Raccogliere e collegare dati per creare uno storico, in modo da essere un vero e proprio consulente real time.
  • Predictive Marketing: Anticipare le esigenze proprio sulla base dello storico e del contesto

Voice _ UI quali saranno le evoluzioni del binomio Voce- Interfaccia

La voce sembra riportarci al valore dell’umano, forse proprio nella smaterializzazione e nel contatto diretto attraverso il suono possiamo ritrovare l’essenza delle emozioni. Ciò di cui sto parlando non è futuristico. Se pensiamo a come il cinema ha raccontato questo tema non possiamo non citare il film di Spike Jonze, Her, del 2013, dove il protagonista entra in una relazione empatica e totale con una voce femminile. Al punto da innamorarsene. Attenzione non sto dicendo che sarà meglio per tutti provare emozioni attraverso la voce, annullando così il contatto fisico e l’impatto visivo. Le tecnologie immersive e la loro crescita dimostrano al contrario che l’immagine e l’immersone in un ambiente virtuale resta centrale. Ma è il device che non può non tener conto di quanto il suono della voce, riesca a ridefinire anche l’interfaccia, oltre che tempi e spazi dell’interazione. Se consideriamo questo aspetto come ormai centrale, saremo anche pronti ad accogliere le evoluzioni inaspettate che il binomio VOICE-UI ci regalerà. In un panorama in cui siamo predisposti ad aggiungere, il passo successivo sarà ridurre. Eliminare il superfluo. Dare spazio all’essenzialità. Paradossalmente tutto questo non farà che spingerci ancora una volta verso la centralità dell’umano. E la tecnologia dovrà essere sempre più pronta ad ascoltare le nostre esigenze, in un flusso costante di informazioni, che non saranno più semplicemente un input-output ma un continuo apprendimento. Mi piace immaginarlo come un amore corrisposto. Dove a dominare è la relazione, in un assiduo dialogo; ciò che in fondo salva ogni relazione umana. E le nuove dichiarazioni di Meta e Zuckerberg sembrano confermare questa direzione. La messa a punto di occhiali AR nel 2027 e uno smartwatch con “interfaccia neurale”, oggetti che indosseremo tutto il giorno e che Zuckeberg ha definito il “Santo Graal”, grazie all’impatto totale che avranno sul nostro rapporto con la tecnologia.

Michela Di Nuzzo

« Se scrivo ciò che sento è perché così facendo abbasso la febbre di sentire». - Fernando Pessoa Giornalista e co-founder, vivo il digital come imprenditrice e appassionata. Percepisco il cambiamento come un'opportunitá mai una minaccia. Occhi spalancati e orecchie aperte, sempre pronta alla condivisione, la chiave di ogni evoluzione.

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