TrendsDubsmash: il video selfie é il nuovo trend?

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[span class=”slogan”]Dopo #Snapchat e la sua svolta editoriale, quale sara il futuro di #Dubsmash?[/span]

[icons icon=”check” color=”#000000″ size=”40″][span class=”datadriven”]Lanciata a Novembre 2014 la nuova video selfie app é stata scaricata 10 milioni di volte[/span]

Cos’é Dubsmash? A prima vista sembra l’’ennesima app focalizzata sulla spasmodica necessitá di esposizione che invade i media. Basta controllare la nostra bacheca su Facebook, per accorgerci dell’invasione di video targati dubsmash. Molto facile da usare, disponibile attualmente per Andoroid e iOS, la nuova app permette di realizzare dei video-selfie in playback con voci o musiche prese da cantanti, personaggi famosi e scene di film. Spiegare il funzionamento di questa nuova app é semplice, puoi girare un video selfie in cui aggiungi al tuo video una citazione , da un film che ami o qualsiasi altra cosa, oppure puoi anche uploadare un file audio se non trovi nulla che ti rappresenta. Fin qui non c’é nulla di cosí interessante da giustificarne il successo, allora parliamo dei numeri. Lanciata a Novembre 2014 l’app é stata scaricata piu di 10 milioni di volte, basta questo dato ad incuriosirmi e a spingermi ad approfondire in particolare da dove nasce quest’app.

Dubsmash nasce dall’insuccesso di Sterlize

Realizzata da un’azienda tedesca i tre fondatori Jonas Drüppel, Roland Grenke and Daniel Taschik, hanno raccontato di come il loro successo di oggi sia scaturito da un insuccesso. Ecco il primo motivo che mi ha spinta a scrivere della nuova video selfie app, ovvero la sua nascita. I fondatori tedeschi hanno realizzato l’app del momento testando il mercato, valutando i possibili cambiamenti e non temendo di effettuare un secondo tentativo. La prima app che hanno lanciato si chiamava Sterlize, ma non ha funzionato, perché? Dai loro commenti é chiaro:

[It was] similar to Dubsmash in the sense that it also used User-Generated videos and external sounds. But we had the feeling that it was too complex for most users,”

The other lessons gleaned from Starlize’s failure were that people preferred to share privately, most of the fun was in sending different videos back and forth as part of a conversation, and video creation had to be “super fast and easy,” with the minimum number of clicks and an emphasis on shorter videos.

Cosí é nata Dubsmash con l’obiettivo prinicipale di creare uno strumento, semplice, facile da usare e divertente. Altro elemento importante che ha contribuito al suo successo é la privacy, ovvero una volta creato il video, puoi condividerlo tramite Facebook Messenger e Whats app, quindi con un messaggio privato.

Il futuro di Dubsmash come Snapchat

Oltre i numeri e la viralitá, c’é un altro elemento che mi ha spinta a scrivere di quest’app, ed é il suo futuro. Come abbiamo visto parlando dell’evoluzione di Snapchat verso contenuti editoriali, anche questa app cosí apparentemente stupida e virale deve avere un’altra finalitá. Ebbene io l’ho individuata nelle parole del suo creatore, quando parla del futuro del prodotto:

[The first] big new features will include improvements for sound discovery. The next update will include what we call ‘Soundboards’. This is a better way to organize sounds, and allows users to create their own boards and to subscribe to other users’ boards. This will help to make the displayed content way more relevant and personal to each individual user.”

Un nuovo canale social dove creare board personalizzati con gusti musicali, cinematografici, letterari, che poi siano lo spunto per la nascita di relazioni sociali. Di sicuro si prospetta la costruzione di un enorme database che potrá posizionare la nuova app come un prodotto editoriale focalizzato sull’audio, in grado di competere con molti dei piú importanti attori presenti oggi sul mercato delle messaging app come Snapchat, Whats App etc. Di sicuro sentiremo ancora parlare di Dubsmash, e assisteremo alle sue possibili evoluzioni, che potrebbero anche stupirci!

 

 

Michela Di Nuzzo

« Se scrivo ciò che sento è perché così facendo abbasso la febbre di sentire». - Fernando Pessoa Giornalista e co-founder, vivo il digital come imprenditrice e appassionata. Percepisco il cambiamento come un'opportunitá mai una minaccia. Occhi spalancati e orecchie aperte, sempre pronta alla condivisione, la chiave di ogni evoluzione.

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