TrendsSnapchat punta sul magazine online con “Real Life”

Ilaria Trapuzzano8 anni ago8 min

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È ufficiale, Snapchat diventa editore. La popolare app del fantasmino infatti, lancia proprio oggi, Real Life, un magazine online dedicato alla tecnologia. A dare l’annuncio lo stesso neo direttore della rivista, Nathan Jurgenson, sociologo e teorico, nonché ricercatore interno a Snapchat, che studia come i social media influenzano la società e viceversa.

“Non un sito di notizie con le recensioni di gadget e pettegolezzi dell’industria”, tiene a specificare Jurgenson, ma un quotidiano che “tratterà di come viviamo oggi e come le nostre vite sono mediate da dispositivi”, coprendo temi che spaziano dalla privacy alle relazioni umane.

Un dualismo digitale tra offline e online che il ricercatore cerca di spiegare, partendo dal film cult del 1983 di David Cronenberg “Videodrome”, che affronta il tema della mutazione del corpo e della fusione tra tecnologia a uomo.
Oggi a distanza di 30 anni, questa fusione, applicata al web, riguarda le cosiddette tecnologie social: “Qualcosa di implosivo, intercorrelato, fatto di carne ed ossa, non qualcosa di virtuale, separato o parallelo, lontano e freddo come lo spazio esterno”. Questo binomio, ha spiegato Jurgenson, verrà affrontato quotidianamente con saggi, articoli e racconti di vita.

D’altronde solo il più importante dei tanti contributi che “Videodrome” ha lasciato alla cultura digitale è proprio la “convergenza mediale”. Ovvero il concetto per cui i contenuti attraversano i media, adattandosi e riconfigurandosi nei nuovi contesti.
Concetto che sembra essere alla base dell’ecosistema Snapchat: nato come un private messaging, subito trasformato in app di personal storytelling ed oggi un vero e proprio media narrowcasting grazie alla sezione Discover. Real life sembra essere una fase nuova in cui si va oltre i confini dell’app.

Da Google a Facebook, l’informazione è social

L’informazione si gioca dunque, sempre di più sul terreno dei social network e questa non è certo una novità. Dal Digital News Initiative ad Instant Articles, da molto tempo ormai Google e Facebook investono milioni di dollari nell’editoria, settore in apparenza lontano dai loro core business originali. In realtà, come dimostrano i dati presentati dal Reuters Institute di Oxford, l’informazione diventa sempre più digitale, mobile e soprattutto social, con oltre il 50% del campione mondiale studiato, che utilizza i social network come fonte di notizie, superando la televisione.

Nel caso di Snapchat però, viene spontaneo chiedersi perché un “fun social”, contenitore di tante cose strane, foto e video compromettenti condivisi per lo più da adolescenti, decida di investire su un magazine di questo tipo.

Snapchat e le News

La questione a mio parere appare molto interessante per due ragioni. La prima è che il sistema di messaggistica istantanea, tanto amata dai Millenial e guardata con più sospetto dagli adulti, ha la possibilità a tutti gli effetti di accedere al pubblico più giovane e sfuggente, sempre più difficile da raggiungere con il tipo di informazione tradizionale.

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La seconda ragione risiede forse nella volontà stessa di Snapchat di attrarre un target più adulto, a tratti intimorito dalla sua “grammatica” insolita. L’app di Evan Spiegel negli ultimi mesi ha raggiunto i 150 milioni di utenti attivi giornalmente, 10 milioni in più di Twitter.

Ora, nei progetti di Spiegel, ci potrebbe essere l’obiettivo di fare un salto verso un pubblico più maturo, che ancora non è riuscito ad agganciare completamente e che appare molto attratto dai canali delle news.

Per Snapchat dunque si apre la possibilità di espandere il proprio mercato, ma cosa più importante di entrare nel mondo dell’informazione, facendo concorrenza soprattutto a Facebook. Rispetto l’azienda di Zuckerberg però, Snapchat produrrà notizie e questa non è cosa da poco.

Qualunque siano comunque le ragioni di Snapchat, una cosa è sicura: il social fun di Spiegel ha grandi potenzialità editoriali e potrebbe espandersi a più vasti settori digitali…

Potrebbe essere magari l’inizio di un progetto per il lancio di un nuovo social network, accessibile anche da computer?

Ilaria Trapuzzano

“Il vero viaggio non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi” – M. Proust. Nata e cresciuta nel giornalismo televisivo, convertita al digitale per scelta inseguendo la voglia di sperimentare diverse forme di narrazione. Racconto la realtà attraverso una nuova prospettiva professionale e di vita, cercando ispirazione nelle cose universalmente belle: viaggi, cibo e buon vino.

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