TrendsFinalmente Fuorisalone 2018: la tecnologia costruisce il design del futuro

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Finalmente Fuorisalone! Dal 17 al 22 aprile torna a Milano uno degli appuntamenti più attesi dell’anno, all’insegna del Made in Italy e delle eccellenze internazionali. A Fiera Milano-Rho, nei 205mila metri quadri dedicati alla 57esima edizione, sono attesi 2454 espositori, di cui il 22% stranieri, e oltre 300mila visitatori. 
Secondo Claudio Luti, Presidente del Salone del Mobile di Milano, “Chi lavora nel settore ha compreso da tempo che, per avere una visione di quale sarà il futuro del design, occorre venire al Salone”. Quest’anno c’è poi una particolare attenzione alla sostenibilità — dei materiali come della produzione —, e l’utilizzo della tecnologia. Insomma, innovazione e ricerca si uniscono alla creatività nel design. Ma se il Salone detta le regole in fatto di arredamento, lo segue il cuore pulsante della manifestazione, il Fuorisalone, che ogni anno anima la città con eventi, installazioni e mostre per descrivere la città del futuro, ma anche con proposte legate alla moda, l’arte e all’enogastronomia. E anche eventi legati alla tecnologia, al suo utilizzo e alle grandi opportunità per il futuro.

Fuorisalone, debutta la prima casa di cemento stampata in 3D

Come sarà la casa del futuro? “Stampata in 3D, con un muratore-robotizzato dotato di un braccio meccanico che segue il progetto digitale per estrudere il cemento nella forma desiderata”, spiega Enrico Borgarello, Direttore Innovazione di prodotto Italcementi, l’azienda che ha fornito la materia prima per la realizzazione di questo edificio, firmato dall’architetto Massimiliano Locatelli. Si chiama 3D Housing 05, ed è stata inaugurata in Piazza Beccaria: è un prototipo di abitazione costruita utilizzando una nuova tecnologia di stampa 3D con un cemento innovativo. La casa presenta tutte le caratteristiche di una normale abitazione (dotata di cucina, sala, bagno — per un totale di 100 mq), ma con qualche marcia in più. Antisismica, e può essere trasportata, ampliata, ricostruita, tritata: “è innanzitutto una casa molto flessibile”, come ha precisato il duo ideatore. Secondo Locatelli, che nell’edizione 2016 del Salone aveva presentato la seduta Urmia, una prima sperimentazione con la ricerca di sistemi di stampa 3D, “la bellezza del futuro si crea dalla trasformazione dei detriti in materiale costruttivo, dalla velocità e abbattimento dei costi messi al servizio di sostenibilità e creatività”. 3D Housing 05 è aperta al pubblico per tutta la durata del Fuorisalone, dopodiché sarà spostata nel centro di ricerca ILab di Italcementi a Bergamo.

Stampa in 3D e design: le sedie Zaha Hadid del brand spagnolo Nagami

La stampa in 3D continua ad essere la protagonista anche al Fuorisalone. Questa volta è al servizio del giovane marchio spagnolo Nagami che presenta la collezione Brave New World: quattro sedie davvero esclusive. Progettate in collaborazione con alcuni dei più famosi studi di design, tra cui Ross Lovegrove e Daniel Widrig. Inoltre, due di queste sedute sono state disegnate dal celebre studio Zaha Hadid Architects che per la loro realizzazione si è ispirato ai processi naturali di crescita nella biologia marina, in particolare gli ecosistemi subacquei e le formazioni coralline. Le due sedie, costruite in PLA, sono caratterizzate da una seduta curva, sostenuta da una base piuttosto ampia. Entrambe le opere sono state stampate in 3D con un estrusore a pellet, che utilizza particelle di plastica grezza invece che filamenti.

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Google e Sony: nell’Edizione 2018 si sperimenta con la tecnologia

Nella prospettiva di una casa del futuro che sia sempre più intelligente e a misura d’uomo, Sony propone l’esposizione Hidden Sense. Nella casa sensoriale, aperta al pubblico in via Savona, i visitatori potranno toccare, sentire e vedere l’interazione, realizzata grazie alle più avanzate tecnologie del team Design di Sony. L’istallazione è formata da cinque stanze, ciascuna dedicata a una precisa case study: il design viene applicato alla tecnologia per creare un’interazione fluida tra i comportamenti umani e l’esperienza casalinga. Ecco allora che le luci seguono i cambiamenti d’umore delle persone, gli scaffali si adeguano agli oggetti che espongono, i quadri proiettano le nostre foto.

Google, invece, sbarca al Fuorisalone con un’istallazione curata da Li Edelkoort, una delle più accreditate trend watcher del mondo, in collaborazione con Kiki van Eijk, designer olandese. Il progetto si chiama Softwear: dal laptop alla penna, dal telefono Pixel alla famiglia completa di Google Home alla fotocamera Google Clip.

I prodotti hardware del marchio sono presentati in versione domestica, realizzati pensando alla presenza integrata della tecnologia nella nostra vita. Per esempio, il visore di realtà virtuale, Google Daydream View, diventa un accessorio indossabile, da abbinare agli altri oggetti di casa — una perfetta integrazione tra tecnologia e lifestyle. L’esposizione di Google è visitabile negli spazi Rossella Orlandi di Via Matteo Bandello.

Nadeesha Dilshani Uyangoda

Editor freelance, blogger, attivista, studentessa. Lettrice ossessiva e scrittrice compulsiva. Italiana per cultura, srilankese per eredità — sempre a metà tra due mondi. Millennial che preferisce la carta, ma si adegua al digitale per paura dell’estinzione.

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