EconomiaTrendsAnche Snapchat punta sull’ecommerce con il suo Snap Store

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Dopo Facebook Messenger, anche Snap Inc. tenta la via dell’e-commerce. Snap Store è il negozio in-app con gadget dal Dancing Hot Dog alle t-shirt con il famoso fantasmino. Una strategia per fidelizzare gli utenti o un modo per ridare vita all’e-commerce in-app?

La novità del digital store arriva poco dopo il rilascio dell’ultimo upgrade di Snapchat, in quell’occasione l’azienda aveva rinnovato completamente l’interfaccia. Ma abbandonare la strada vecchia per la nuova non è sempre positivo: secondo alcuni dati riportati da TechCrunch il redesign dell’app ha ricevuto una valanga di feedback negativi. Inoltre, dalla quotazione in borsa, avvenuta nel marzo 2017, il valore delle azioni di Snapchat si è dimezzato, probabilmente anche a causa della serrata concorrenza sulle stories fatta da Instagram e Facebook (e da oggi anche Google). I dati dicono che nel corso dello scorso anno Snap ha subito una perdita pari a 3, 4 miliardi, e a risollevare le sorti dell’azienda potrebbe essere proprio l’e-commerce, soprattutto se Snapchat riuscirà a dimostrare le potenzialità dello store in-app. L’obiettivo è quindi aumentare l’audience di utenti over 17, così che possano crescere anche gli introiti pubblicitari.

Come funziona lo Snap Store

Il business dei gadget per Snap non è una novità — ricordiamo la vendita su Amazon del costume di Halloween a forma di Dancing Hot Dog, degli zaini e degli asciugamani con il logo del celebre fantasmino. Il negozio in-app per ora disponibile solo negli Stati Uniti è però una novità per Snapchat. Si trova nella sezione Discover dell’applicazione, appena vi si accede, un video clip mostra il primo oggetto in vendita: un peluche a forma di fantasma. Per acquistarlo è sufficiente uno swipe verso l’alto e cliccare “Add to Bag”, ed è fatta. Per continuare con lo shopping, bisogna tornare al video e scoprire quali sono gli altri gadget messi sugli scaffali del digital store: stampe per ghiaccio (Ghost Cubes), portachiavi dell’Hot Dog Danzante, Streak Hat, felpe con faccine ammiccanti, cappellini da baseball. Bisogna ricordarsi però che, come per le stories di Snapchat, anche i prodotti in vendita possono scomparire da un giorno all’altro: prendere o lasciare.

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Ad oggi la piattaforma propone solo oggetti del marchio Snapchat, con prezzi che variano dai 20$ ai 50$, anche perché lo scopo principale al momento sembra essere quello di fidelizzare i propri utenti: si tratterebbe di un modo per stringere ancora di più il rapporto con gli users. In effetti è una motivazione sensata, considerando che l’azienda dovrebbe riuscire a vendere un numero davvero importante di oggetti per ottenere un guadagno significativo.

Snap Store come il Marketplace di Facebook

Lo Snap Store è la risposta di Snapchat al Marketplace di Facebook o a Google Shopping? Di sicuro è un modo rapido per coinvolgere anche altri Brand, ritagliandosi una percentuale del ricavato delle vendite dagli ADS. Non solo. L’azienda potrebbe guadagnare anche con la grande quantità di dati che acquista grazie allo Snap Store: gli utenti, infatti, per finalizzare gli acquisti devono fornire una carta di credito, un indirizzo di fatturazione e un indirizzo di spedizione. Per non parlare della cronologia delle carte di credito, utili per personalizzare gli annunci pubblicitari. E la residenza degli utenti aiuterebbe Snapchat a migliorare il target della pubblicità, puntando sulla geolocalizzazione. Di sicuro la direzione imboccata con Snap Store aiuterà Snapchat a diventare una piattaforma sempre più appetibile per i marketers. Staremo a vedere!

 

Nadeesha Dilshani Uyangoda

Editor freelance, blogger, attivista, studentessa. Lettrice ossessiva e scrittrice compulsiva. Italiana per cultura, srilankese per eredità — sempre a metà tra due mondi. Millennial che preferisce la carta, ma si adegua al digitale per paura dell’estinzione.

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