TrendsVR & ARCome funzionano e come condividere i post 3D di Facebook

dotmug6 anni ago8 min

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Da qualche anno ormai Facebook sta investendo in tecnologie di Realtà Aumentata e Virtuale. Mark Zuckerberg ha lasciato intendere che vede la VR e la AR come il naturale sviluppo di un social network che è passato dal testo, alle foto, ai video. Oggi si parla di post in 3D, ma vediamo come funzionano e come crearli.

Come funzionano e come condividere i post 3D

Da Menlo Park era arrivato l’annuncio a ottobre dei post in 3D, occasione unica per gli utenti di interagire con oggetti digitali tridimensionali semplicemente passandoci sopra il mouse. Ora arriva notizia che i post in 3D di Facebook supportano un nuovo formato di file, il glTF 2.0. Si tratta di un formato che consente una resa in alta qualità delle trame e della grafica degli oggetti, offrendo all’utente un’esperienza il più realistica possibile. Allo stesso tempo, nuove Graph API permettono a sviluppatori di app di terze parti di aggiungere la condivisione su Facebook delle creazioni 3D, o di costruire siti web visibili come post tridimensionali. L’intero progetto è un’iniziativa di Oculus VR, l’azienda che Zuckerberg ha acquistato nel 2014.

“Stiamo cercando di integrare il 3D nell’ecosistema Facebook. L’obiettivo è quello di portare questi oggetti 3D all’interno della realtà aumentata”, ha recentemente affermato Ocean Quigley, direttore creativo del social network per il social Virtual Reality. In effetti, l’integrazione sembra essere riuscita bene: pubblicare un oggetto 3D sul social network è un’operazione davvero semplice. È sufficiente una app o un sito web che supporti le API di Facebook, ma si può anche caricare un file 3D dal proprio computer. Non solo, l’utente può persino portare gli oggetti tridimensionali dal News Feed di Facebook a Spaces, il VR hangout dello stesso social network.

Quando si condivide un oggetto 3D, è possibile inoltre scegliere il colore o la texture del background su cui l’user decide di postarlo. Sempre Quigley spiega che l’intenzione è quella di mantenere il tutto molto semplice, così che agli utenti non sia richiesto di avere competenze particolari per condividere post high-tech.

Lego, Peroni, Sony: perché i Brand puntano sul 3D

Brand come Lego, Peroni e Clash of Clans stanno già sperimentando con i post 3D. Per esempio Wayfair — l’e-commerce americano che vende oggetti per la casa — ora mostra i mobili all’interno di una stanza, in modo che il cliente possa vedere il prodotto da ogni angolazione, prima dell’acquisto. Sicuramente però è Peroni a dimostrare al meglio l’utilità per i marketers di questa nuova feature. “Con il 3D di Facebook puoi girarla, muoverla e osservarla da tutte le angolazioni possibili. Poi per berla rimane meglio il bar”, è la didascalia di un post che mette in vetrina il modello 3D di una birra del marchio. Anche Sony è particolarmente legata a questa esperienza tridimensionale: gli utenti che usano il tool 3D Creator sui device del Brand, potranno condividere le proprie creazioni direttamente dallo smartphone.

Con l’introduzione di questa nuova feature, la prospettiva per il futuro, come ha fatto sapere Aykud Gönen, il Product Manager dell’azienda, è quello di creare un mondo senza discontinuità tra realtà online e offline, attraverso VR, AR e Facebook, dove poter fare esperienze altamente coinvolgenti. Un mondo accessibile sia da desktop che da smartphone, o — perché no — dai visori VR. Chi più degli e-commerce potrebbe trarre vantaggio dalla direzione che stanno prendendo a Menlo Park?

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Negli ultimi anni, Facebook ha introdotto molti nuovi format per i suoi contenuti — le foto 360°, i Live Video e le Gif — nel tentativo di mostrarsi appetibile per gli utenti più giovani. Ed è proprio tra i teenager che i post 3D potrebbero avere più successo, per la loro intuitività e il lato ludico.

Ma i risultati di questo semplice aggiornamento, a lungo termine, investiranno più settori di quelli che riusciamo a immaginare. Per ora, prevediamo che fornirà un’importante opportunità di marketing, ma sarà anche uno strumento utile per i produttori di videogiochi o per il settore dell’entertainment più in generale.

dotmug

"C’è una sola cosa orribile al mondo, un solo peccato imperdonabile: la noia". Oscar Wilde. Dalla redazione di Dotmug non ci annoiamo di certo. Sempre alla ricerca di notizie, condiviamo, twittiamo, instagrammiamo in costante connessione con il mondo digital.

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