IntervisteCopernico: nasce il “distretto digital” a Milano nell’anno dell’Expo

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In vista dell’evento dell’anno, Expo 2015, la cittá di Milano si prepara ad accogliere tutti i visitatori, manifestando un gran desiderio di cambiamento e innovazione. Una cittá a dimensione uomo, dinamica e in evoluzione, non solo grazie agli innumerevoli lavori in giro per la cittá, non esiste angolo che non sia in ricostruzione (pensiamo alla Darsena), ma anche grazie alla nascita di spazi di collaborazione e incontro. Prima per numero di coworking in Italia, la cittá di Milano si trasforma, anche attraverso investimenti nell’aria digital. In quest’ottica sta nascendo uno spazio di 15.000 metri dedicato ad uffici e coworking, un vero e proprio distretto digital. Copernico nasce dall’esperienza di Halldis, societá italiana che si occupa di immobili residenziali ad uso ufficio in Italia e all’estero, e che vuole offrire uno spazio di lavoro condiviso. In particolare parliamo con l’amministratore Delegato Windows on Europe, Pietro Martani.

Vogliamo proprio partire da questo punto di osservazione, ovvero come Copernico possa aiutare le persone ad entrare in relazione. In che modo favorite rapporti e scambi all’interno di un spazio cosí vasto?

Il networking credo sia uno dei principi cardine, che verrà agevolato dalle iniziative e dagli spazi di condivisione di Copernico. In questo modo riusciremo a mettere in contatto gli abitanti e far nascere opportunità interessanti. Copernico è un workspace ma è soprattutto una community, viva e molto attiva. Proprio perchè abbiamo deciso di puntare sulle relazioni, gli abitanti saranno accolti da uno spazio innovativo, una non-reception, un lounge dove già vivere l’atmosfera innovativa di questo spazio. Copernico inoltre favorirà fortemente la creatività, non solo grazie agli ambienti, ma per tutto quello che ci sarà intorno.

Nel panorama nazionale, e in particolare nella cittá di Milano, prima per nascita e sviluppo di coworking, come si pone Copernico? In che modo si differenzia dagli altri spazi coworking?

Copernico non é solo un coworking, anzi per certi versi ne è la sua evoluzione. Possiamo pensare ad un insieme di persone che lavora a stretto contatto non solo nel coworking, ma anche negli uffici, nel club al bar. Puntiamo poi su un forte calendario di eventi, non solo di formazione, pensati per creare opportunitá di condivisione e contaminazione. La community di Copernico sarà composta da aziende e startup che avranno la possibilitá di vivere a stretto contatto, di conoscersi e creare sinergie. Ci saranno mentor per accompagnare i più giovani nello sviluppo del loro business. e capitali di impresa pronti ad investire su nuovi talenti. Copernico non fa la differenza solo per i coworking in Italia, ma per il sistema Paese.

Quali sono gli spazi di opportunitá, coworking, bar, business center, addirittura una palestra per chi vuole dedicarsi al fitness e un cinema. In che modo tutti questi servizi rientrano nel concetto di innovazione e come vi augurate vengano vissuti?

Sicuramente innovativo é il modo di concepire il lavoro. Non si sta solo ad una scrivania, ma si aumenta la produttivitá perché si lavora in un ambiente in cui si sta bene. Il benessere delle persone é il centro di Copernico. Gli ambienti sono progettati per facilitare le attivitá lavorative e per creare tutta una serie di benefici. Il club sará uno spazio molto informale, a cui si accederá con una tessera annuale e che permetterà di vivere la community di Copernico senza avere un vero e proprio ufficio. La nostra esperienza ci insegna che l’approccio meno formale al lavoro è quello di cui le persone e le aziende hanno bisogno. Per questo in Copernico ogni occasione sarà buona per creare connessioni e fare business, come ad esempio anche un torneo di basket.

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Uno dei punti deboli di molti coworking in Italia é proprio la relazione, ovvero non esiste una vera e propria rete di supporto per chi ha una buona idea. In che modo Copernico puó essere un sostegno valido per chi ha spirito imprenditoriale e non sa da dove cominciare?

Da un lato la forte contaminazione di idee, dall’altro chi ha una buona idea in Copernico puó fare affidamento su un team variegato composto da mentor o business angel, insomma tutte quelle figure che possono essere utili per aiutare a trovare la strada per il successo.

Possiamo parlare di una nuova business community in Italia, ma soprattutto un riferimento per chi opera nel settore delle nuove tecnologie. Come avviene la selezione? In che modo si favoriscono le aziende che operano nel settore tech e digital?

In realtá si selezioneranno da sé, nel senso che non vogliamo creare tanto uno spazio fisico, ma un distretto digitale virtuale, una piattaforma online dove le realtá potranno mapparsi in autonomia. Una spazio online condiviso dove carichi i tuoi dati e automaticamente vieni mappato, in modo da entrare in relazione con tutte le realtá presenti.

Il digital é uno dei pochi settori in crescita in Italia, rispetto alla forte crisi che si respira nel nostro Paese. Vi augurate che oltre ad essere un punto di riferimento per startupper e investitori, il nuovo distretto digital possa anche creare nuove opportunitá di lavoro?

Sicuramente. Copernico vuole essere anche una spinta al Paese, alle istituzioni, un invito a cambiare passo. Serve qualcosa di nuovo in Italia, e serve che venga fatto in fretta.

Michela Di Nuzzo

« Se scrivo ciò che sento è perché così facendo abbasso la febbre di sentire». - Fernando Pessoa Giornalista e co-founder, vivo il digital come imprenditrice e appassionata. Percepisco il cambiamento come un'opportunitá mai una minaccia. Occhi spalancati e orecchie aperte, sempre pronta alla condivisione, la chiave di ogni evoluzione.

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