EventiVR & ARDa Futureland 2018 una visione del futuro già presente.

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Servono figure specializzate così come occorrono investimenti, ma soprattutto ciò che farà la differenza tra gli imprenditori del futuro e quelli del passato, sarà la curiosità, la spinta e la propensione al cambiamento.

Molti hanno pensato che le tecnologie immersive fossero legate al mondo dei videogame, e che il loro futuro sarebbe stato ancorato solo all’entertainment. Ma il mercato oggi ci sta dicendo tutt’altro. Non solo Realtà virtuale e aumentata, ma Intelligenza Artificiale e Blockchain, tecnologie che stanno rivoluzionando completamente l’assetto delle aziende, sconvolgendone modelli di business e investimenti. Questa mia analisi è frutto della lettura attenta del Report Futureland “The Top Emerging Technologies to watch 2018”  prodotto da Talent Garden.

Nei giorni 15 e 16 novembre si è svolta la seconda edizione di Futureland, l’evento organizzato da Talent Garden e dedicato alle tecnologie emergenti come blockchain e intelligenza artificiale e alle tecnologie immersive (realtà aumentata e realtà virtuale). 1500 imprenditori da tutta Italia riuniti per fare il punto sulle nuove frontiere del marketing, su investimenti e sviluppi di diverse aziende nelle tecnologie emergenti. È intervenuto anche il Ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, intervistato da Massimo Temporelli di Fablab, che ha cercato di evidenziare le difficoltà del fare impresa in Italia e quanto questo richieda un impegno quotidiano. “Gli imprenditori un po’ come i poeti fanno un grande sforzo di immaginazione”.

Durante i diversi interventi è stato sempre più chiaro per noi quanto sia importante unire ricerca tecnologica e immaginazione, propensione all’innovazione e spirito creativo. Le tecnologie emergenti, che possono rappresentare l’avvento della quarta rivoluzione industriale, per funzionare hanno necessariamente bisogno di:

  • Integrazione: pensiamo per un attimo alle potenzialità derivate dal mix immersivo/interattivo AR e VR, alla possibilità di valorizzare idee e strutture ottimizzando risorse economiche grazie a Blockchain e AI. Le tecnologie generano innovazione solo se integrate in un contesto, se sfruttate nella loro vera essenza evolutiva, e nella loro capacità di generare opportunità.
  • Prodotti: la pura tecnologia non basta, è necessario che venga applicata e che diventi prodotto, attraverso le sue diverse applicazioni e modalità di consumo. Cruciali in questa spinta innovativa sono le attività di imprenditori, e startup, che riescono ad andare oltre il confine del codificato, solo se sostenuti da una buona rete di investimenti e ricerca.

Alcuni interventi ci hanno colpito particolarmente soprattutto nella loro capacità di mostrare non solo le opportunità per le aziende e per il mercato, ma anche la grande opportunità per le risorse. Mauro Robin di Joinpad e Luca Mascaro di Sketchin, hanno messo in risalto questo aspetto e quanto in realtà l’utilizzo delle tecnologie emergenti possa migliorare le capacità produttive e ottimizzare il tempo, in modo che le risorse possano avere la possibilità di crescere e formarsi. “We need artificial intelligence to return to be creative in our job”. Mauro Rubin

Blockchain, la nuova “Internet of value”: dati e applicazioni

Cos’è la Blockchain? Molti la definiscono la nuova “Internet of value”, ovvero lo scambio di valore, che sia monetario, di diritto, di proprietà o intellettuale, attraverso un sistema di algoritmi e regole crittografiche decentralizzate su piattaforme sicure e affidabili. Partiamo da alcuni dati relativi al mercato della Blockchain, che entro il 2021 varrà 2,3 miliardi di dollari. Ed entro il 2024, stando ai dati di Transparency Market Research, i ricavi toccheranno quota 20 miliardi di dollari. I dati dell’Osservatorio Blockchain & Distributed Ledger del Politecnico di Milano dicono che della blockchain il 2017 è stato l’anno del boom, la maggioranza dei progetti è stata sviluppata nel settore finanziario, ma dal 2017 si nota un progressivo ampliamento degli ambiti applicativi che interessano anche l’attività di governo (il 9%), della logistica (7,2%), delle utility (3,9%), dell’agrifood (3%), delle assicurazioni (2,7%), fino all’healthcare (2,4%), al trasporto aereo (2,4%), ai media (1,8%) e alle telecomunicazioni (1,2%). Smart contract, proprietà intellettuale, insomma scambio dati nella tutela della sicurezza e della privacy, oltre che nella tracciabilità dei prodotti. E in un Paese come l’Italia l’idea di certificare i prodotti, tracciandone tutte le diverse fasi, è di sicuro un aspetto rilevante per l’agrifood ma anche per il settore turistico. Diversi Brand stanno investendo in tal senso: Barilla ha avviato un progetto pilota per il tracciamento dal seme fino alla fabbrica del basilico e Perugina ha in corso una sperimentazione per seguire il Bacio dall’uscita della fabbrica lungo tutto il percorso della filiera di esportazione. Un altro settore che potrebbe essere rivoluzionato dalla blockchain è l’healthcare con progetti in cui si mette al centro il paziente. Secondo il censimento di Digital360, in Italia ad oggi ci sono 28 startup focalizzate sulla blockchain. Quello che manca, come sempre, sono soprattutto gli investimenti, non certo la qualità delle iniziative imprenditoriali.

Intelligenza Artificiale e innovazione: non solo i grandi player

L’intelligenza artificiale è la nuova frontiera di evoluzione del reparto IT di ogni azienda. Sempre più utilizzata nell’ambito dei Big Data, dove un’attenta analisi e interpretazione di informazioni importanti aiuta nella strutturazione di diverse attività: da strategie di marketing a gestione delle risorse e ottimizzazione della produzione. Entro il 2019 il 40% delle aziende che intraprenderà iniziative di digital transformation vedrà coinvolta l’intelligenza artificiale. Le frontiere dell’AI oggi sono esplorate soprattutto dai colossi americani come Google, Amazon, Facebook ed Apple, oltre ai big cinesi come Baidu, Alibaba e Tencent. Proprio perché hanno la possibilità di investire in ricerca, sperimentando e realizzando progetti innovativi. Amazon, ad esempio, utilizza l’AI in molte fasi del processo d’acquisto, proponendo ai propri clienti anche un assistente virtuale intelligente come Alexa. L’azienda guidata da Jeff Bezos ha addirittura aperto a Seattle Amazon Go, il primo negozio completamente gestito dall’intelligenza artificiale, senza cassieri né commessi. La rivoluzione dell’AI è sbarcata anche in Italia, nonostante gli investimenti ancora non siano al passo con quelli degli altri Paesi europei. L’Agenzia per l’Italia digitale (Agid) ha da poco stanziato 5 milioni di euro per avviare progetti sperimentali di intelligenza artificiale negli enti pubblici. Sicuramente uno dei legami più proficui è quello tra marketing e AI, che ha infatti determinato lo nascita di una vera disciplina, l’Artificial Intelligence Marketing (Aim), che sviluppa progetti di marketing innovativi e nuove strategie grazie a un’analisi costante di dati.

Tecnologie immersive: l’integrazione tra VR e AR

E adesso arriviamo ad un tema a noi molto caro, in cui sia come agenzia che come startup food, stiamo investendo da anni. In particolare crediamo nelle potenzialità di una tecnologia, quella della realtà virtuale, che in alcuni settori è solo all’inizio delle sue possibilità e che ci riserverà, ne siamo certi, grandi sorprese. Se nel 2017 il 30% dei ricavi è determinato dal settore gaming, il prossimo aumento in investimenti (parliamo addirittura del 98,8% di CAGR) sarà soprattutto in applicazioni aziendali. Il dato interessante è che nel breve termine tra realtà virtuale e realtà aumentata vince la seconda in termini di numeri di applicazioni e sperimentazioni, ma nel futuro non sarà così. E per futuro intendiamo i prossimi tre anni. Tra i vari settori maggiormente coinvolti c’è il retail, il DC prevede investimenti per oltre 950 milioni di dollari nelle soluzioni per mostrare a 360 gradi ai clienti – online e in presenza – i prodotti da acquistare. Anche nella formazione e nell’addestramento: con la realtà AR/VR possiamo fare cose che prima era impossibile fare, come esercitarsi ogni giorno a spegnere incendi o a cercare persone tra le macerie. Sia la realtà aumentata che virtuale possono essere utili anche per migliorare l’esperienza nel mondo del turismo, integrandosi efficacemente con le infrastrutture delle smart city. Oltre che nelle realtà museali, per rivivere momenti storici o di cronaca che hanno interessato certe realtà in modo da creare percorsi emozionali, e nelle pubbliche amministrazioni per comunicare con i cittadini informazioni importanti.

La stessa logica potrà essere applicata al mondo della ristorazione per permettere ai clienti di visualizzare il piatto che si desidera ordinare. L’azienda statunitense Kabaq, ad esempio, ha sviluppato un’applicazione che permette di vedere il cibo in anticipo tramite realtà aumentata: basta puntare lo smartphone o il tablet sul piatto e verrà fuori l’immagine di ciò che stiamo pensando di ordinare, in modo da poter decidere meglio cosa scegliere dal menù e conoscere la dimensione delle porzioni in anticipo.

Cosa bisogna fare per non perdere quest’occasione, quale deve essere l’atteggiamento degli imprenditori? Di sicuro la trasformazione che stiamo vivendo coinvolge non solo le nostre aziende, ma anche la nostra vita quotidiana. L’impresa ha il compito di analizzare, quantomeno valutare le opportunità offerte da queste tecnologie, sia per la struttura interna (formazione risorse, evoluzioni software e macchinari) sia verso l’esterno (comunicazione empatica con VR e AR). Servono figure specializzate così come occorrono investimenti, ma soprattutto ciò che farà la differenza tra gli imprenditori del futuro e quelli del passato, sarà la curiosità, la spinta e la propensione al cambiamento.

Michela Di Nuzzo

« Se scrivo ciò che sento è perché così facendo abbasso la febbre di sentire». - Fernando Pessoa Giornalista e co-founder, vivo il digital come imprenditrice e appassionata. Percepisco il cambiamento come un'opportunitá mai una minaccia. Occhi spalancati e orecchie aperte, sempre pronta alla condivisione, la chiave di ogni evoluzione.

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